Dal Libro di Luca Saltini “Sarà la montagna” di Luca Saltini si ringrazia la casa Editrice Neri Pozza
…La montagna era viva e a volte sceglieva delle creature perché diventassero suoi messaggeri. La lingua con cui parlava era scabra come le sue pietre. Ti potevi ferire cercando di afferrarla, eppure era quello il solo codice in grado di rivelare verità sepolte, segreti così potenti da cambiare il destino di intere generazioni. Purtroppo gli uomini si erano allontanati dalla montagna. Avevano frapposto tra le sue esigenze di gigante roccioso e sé stessi una spessa serie di muri fatti di agi, tecnologia, trucchi per non essere più costretti ad affrontare faccia a faccia il freddo, la fatica, la solitudine. Franz sapeva, però, che soltanto attraversando questa esperienza di dolore si poteva essere ammessi all’incontro vero con la montagna.
Pensò a tutte le notti trascorse da solo nel bosco, ai fiocchi di neve sulla faccia, alle mani tagliate dal legno degli alberi, alla febbre che lo aveva costretto a rifugiarsi dentro un anfratto dove aveva languito per oltre una settimana in attesa della morte, contemplando attraverso il piccolo squarcio di pietra da dove era entrato il ventre oscuro del bosco in attesa. La montagna era piena di fantasmi notturni, di demoni che prendevano vita in luoghi in cui il buio e il silenzio erano più profondi di quanto un uomo oggi possa sperimentare. Questi misteri erano però accessibili a chi trovava il coraggio di spingersi in quelle solitudini, di ritrovare la solidarietà con gli antichi abitatori della terra che conobbero, nella fragilità della loro condizione, l’orrore e la maestosità della notte…