Da Vione parte il Festival all’insù a cura di Sandra Simonetti
Vione guarda sempre più in alto. Negli ultimi tre anni VioneLab*
ha trasformato questo paese in un centro di sperimentazione sul tema della montagna e dell’architettura. Case, tabià, antiche chiese, edifici storici sono stati al centro di incontri, tesi di laurea, soggiorni e scambi tra università, progetti di trasformazione e di rigenerazione.
Ora VioneLab fa un altro passo importante e diventa un Festival dell’Architettura, promosso e sostenuto dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Dal 4 al 12 aprile 2025 Vione e tutta la Valle Camonica saranno protagonisti del Festival all’insù (www.festival-allinsu.it), con l’obiettivo di far alzare lo sguardo per scoprire modi sempre nuovi e sostenibili di fare architettura nella montagna italiana.
Nove intensi giorni d’incontri, dibattiti e contaminazioni interdisciplinari con esperti internazionali sulle grandi dinamiche dell’abitare in montagna. Si toccheranno temi come la rigenerazione nei piccoli paesi montani, i processi di infrastrutturazione, il rapporto tra il costruito e il paesaggio circostante, le tecnologie utili a stimolare il ripopolamento. Non mancherà lo stimolo di riflessione dato dai nuovi progetti legati agli impianti di risalita in Tonale e al complesso termale di Ponte di Legno, firmati rispettivamente dall’archistar giapponese Kazuyo Sejima (Studio Sanaa) e Marco Casamonti (Archea Associati).
Ma il clima sarà soprattutto quello di una grande festa, con l’apertura di alcuni luoghi chiave dell’architettura contemporanea di montagna in valle: la centrale Edison di Gio Ponti, la chiesa progettata da Giovanni Muzio, il palazzo di Bruno Fedrigolli, la centrale e la fabbrica di Egidio Dabbeni. Spazi da vivere che ospiteranno spettacoli, concerti e momenti di riflessione.
Ad aprire i lavori, un premio su progetti innovativi basati sul principio dell’intervento minimo all’esterno e all’interno degli edifici. Una sfida di confronto aperta ad accogliere opere dai 600 mt. in su, su tutto il territorio nazionale, isole comprese. Il Premio di architettura Abitare minimo in montagna darà vita a un prestigioso catalogo e ad una mostra itinerante che farà tappa a Bled, Coira e Monaco di Baviera.
Nel frattempo, Vione sarà diventato anche il fulcro di un’altra azione di sensibilizzazione e gemellaggio tra territori: la nascita di una rete informale di giovani architetti provenienti da tutta Europa. Durante le attività del festival, 10 studenti e neolaureati soggiorneranno presso la Canonica di Vione, nello spirito di quell’accoglienza diffusa che, nel corso degli anni, ha contraddistinto l’animo di questa comunità.
*VioneLab è il marchio di fabbrica del progetto Vione Laboratorio Permanente promosso dal Comune di Vione con il sostegno della Parrocchia, del Museo ‘L Zuf, dell’Associazione degli Architetti Camuni e con il contributo di Comunità Montana di Valle Camonica e Fondazione Cariplo.
Foto di Lucia Comella
Foto di Lucia Comella